In vista del recepimento della Direttiva UE 2015/2302 relativa ai pacchetti turistici e ai servizi turistici collegati, che dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2017, il Mibact ha attivato alcuni tavoli di lavoro con le associazioni di categoria e con le Regioni, per competenza attuativa e di controllo.
Dal canto loro, Astoi Confindustria Viaggi e FTO – Federazione Turismo Organizzato aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia, hanno costituito da tempo gruppi di lavoro interni ed autonomi per esaminare il testo europeo e verificare le aree di possibile interpretazione non univoca, compatibilmente con gli ambiti per i quali la Direttiva permette apporti in sede di recepimento.
Tanto che più che ora siamo nella fase dell’esame da parte dei due rami del Parlamento del ddl n. 2834, che conferisce la delega al Governo per far recepire nell’ordinamento italiano la nuova Direttiva che entrerà in vigore il prossimo luglio.
Per fornire al Mibact tutto il supporto necessario, ASTOI e FTO hanno sottoposto alcuni punti all’attenzione dei tecnici della Direzione Turismo del Ministero, con lo scopo di fornire maggiore chiarezza e trasparenza nei confronti degli acquirenti di pacchetti turistici o dei servizi collegati online, garantendo loro le medesime tutele dell’offline ed allineando le responsabilità dei professionisti del web con quelle degli operatori tradizionali (tour operator e agenzie di viaggio); consentire che la commercializzazione e l’erogazione dei servizi turistici avvenga esclusivamente da parte di aziende e professionisti del settore dotati di tutti i requisiti, escludendo le forme di abusivismo e ponendo precise limitazioni a soggetti diversi dagli operatori abilitati, quali ad es. associazioni senza scopo di lucro, enti, etc.; eliminare le “aree grigie” della direttiva, ossia locuzioni che lasciano ampio margine ad interpretazioni e che contribuirebbero verosimilmente ad accrescere i contenziosi tra viaggiatori ed imprese; riequilibrare le responsabilità e gli oneri ai quali gli operatori sono sottoposti, evitando un ingiustificato ed iniquo aggravio di costi; non creare incongruenze con il sistema relativo alla protezione in caso di insolvenza o fallimento, già attuato in Italia a seguito della modifica dell’art. 50 e dell’abrogazione dell’art. 51 del Codice del Turismo.
“Siamo particolarmente lieti dell’ottima capacità di ascolto dimostrata dal Ministero – commenta Nardo Filippetti, presidente di Astoi -. In vista della convocazione del prossimo incontro, rinnoviamo la nostra massima disponibilità alla collaborazione con i tecnici del Mibact, con l’intento di definire, attraverso un processo partecipato e condiviso, un nuovo quadro normativo che possa offrire la miglior tutela ai viaggiatori, dimostrandosi al contempo funzionale allo sviluppo ed alla sopravvivenza delle imprese che intendono svolgere seriamente la loro attività”.
“Siamo certi – aggiunge Luca Patanè, presidente di FTO – che la collaborazione fattiva tra istituzioni ed operatori di settore consentirà un rapido ed efficace recepimento della nuova direttiva. Il Cliente finale si sentirà più considerato e sicuro mentre gli imprenditori corretti potranno operare e investire nelle proprie attività certi di in un contesto regolatorio che detta le norme al servizio della filiera di mercato ed esercita l’adeguato controllo nazionale ed internazionale”.