Pier Ezhaya è stato rieletto presidente di Astoi Confindustria Viaggi e del Fondo Astoi a Tutela dei Viaggiatori, per il mandato 2022-2025, nell’assemblea tenutasi a Roma, nella Sala Pininfarina di Confindustria. Direttore generale tour operating di Alpitour World, Ezhaya ha ricoperto la carica di presidente nel biennio 2020-2022 e di vicepresidente vicario dal 2014 al 2018. La maggioranza degli associati, durante le consultazioni degli scorsi mesi, aveva manifestato l’auspicio che il presidente accettasse di ricandidarsi, dopo aver rappresentato l’associazione in questo biennio particolarmente impegnativo. In base a quanto previsto dallo Statuto, il presidente Astoi ha nominato il vice presidente vicario, affidando l’incarico ad Andrea Mele (Viaggi del Mappamondo), mentre l’assemblea ha eletto Marco Peci (Quality Group) in qualità di vice presidente elettivo.
“Il biennio 2020-2022 – ha commentato Ezhaya dopo la conferma – è stato estremamente sfidante, ci siamo dovuti confrontare con due governi facendo sempre fatica a far emergere l’importanza di questo comparto, ancora troppo distante dalle priorità dell’Esecutivo. Ad oggi nessun governo ha compreso che il turismo è un’industria e come tale va trattata, non solo per rappresentare con l’indotto il 13% del Pil ma anche per le sue caratteristiche e i suoi bisogni. Ora dovremo relazionarci con un terzo governo, auspicando che riesca a comprendere le peculiarità e i bisogni del Turismo Organizzato. Prossimi obiettivi della nostra Associazione – afferma ancora – saranno la prosecuzione del dialogo con le istituzioni, in particolare sui fondi stanziati ma non ancora erogati, e la ripresa delle strategie concrete del nostro core business. Vogliamo, infatti, essere parte attiva del Pst, il Piano Strategico per il Turismo. Abbiamo tante incognite davanti a noi e non possiamo prevederle tutte, come ci ha insegnato la pandemia; ci portiamo via però, al termine di questa lunga crisi, anche una grande certezza ed è quella di aver capito, semmai ce ne fosse stato bisogno, che questo settore è coriaceo e forte, si piega ma non si spezza, fa leva sulla passione e sui valori umani che sono intrinseci del nostro mestiere per resistere e difendersi. E forse da questa pandemia – ha concluso Ezhaya – abbiamo anche imparato che dobbiamo restare uniti, saper fare sistema prima di competere, creare valore prima delle quote di mercato che poi, nel caso, arriveranno da sole”.