venerdì, 22 Novembre 2024

Autotutela boccia il Codice del Turismo: è confuso e dannoso

Per l’associazione presenta anche profili di illegittimità costituzionale

Chi si aspettava che il ministero del Turismo e il governo realizzassero realmente quella tanto auspicata riforma capace di dare sostegno alle nostre imprese e di rendere attuabile la miriade di norme giurispudenziali che rendono la "coperta" dei turisti, degli agenti di viaggio e dei tour operator sempre troppo corta e troppo stretta, si è sbagliato. Inizia così la nota di Autotutela a commento del nuovo Codice del Turismo, appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. 
"Il nostro Paese – prosegua la nota – ha perso un'altra occasione di trasformare in realtà quei pensieri di vicinanza che, troppo spesso, vengono spesi quando si parla di turismo, con questo dimenticando che l'Italia potrebbe vivere più facilmente grazie ad una buona politica in materia turistica piuttosto che con l'applicazione della cassa integrazione alla Fiat. Il Codice del Turismo, così nominato dal ministro Michela Vittoria Brambilla, è improponibile, confuso, dannoso. Non accontenta il viaggiatore e neppure le imprese che, ogni giorno, lavorano ed investono per il loro bene ma, soprattutto, per il bene di un settore in cui credono".
Autotutela critica, ad esempio, il fatto che il Codice sia stato elaborato senza tenere in alcun conto i suggerimenti e le indicazioni provenienti dalle associazioni di categoria, dalle organizzazioni dei consumatori e dai sindacati, e senza il necessario confronto con le Regioni. Inoltre, il Decreto potrebbe presentare profili di illegittimità costituzionale per l'eccesso di delega attuata dal governo nel settore turistico. Per questo, l'Associazione si dichiara "sostanzialmente contraria al Decreto "Codice del Turismo" e contesta l'operato del Ministero del Turismo e del Governo per aver nuovamente disatteso le aspettative e le necessità del settore del turismo, evitando di apportare quelle necessarie modifiche ed innovazioni necessarie ad una concreta competizione e rendendo ancora più complesso e confuso un impianto legislativo che, al contrario, necessitava di reale semplificazione per la tutela delle imprese e dei consumatori". Per leggere il commento di Autotutela per intero clicca qui.

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