martedì, 19 Novembre 2024

Commozione tra gli operatori turistici esteri per tragedia Irpinia

Skal Club Turchia esprime cordoglio e solidarietà ai soci italiani

Ha avuto eco anche all'estero il tragico incidente stradale sulla autostrada A16, da Bari a Napoli, in provincia di Avellino, durante la quale 38 persone hanno perso la vita e 10 sono rimaste gravemente ferite. Il mondo turistico internazionale ha pianto le vittime e messaggi di cordoglio sono arrivati da molti Skal Club di tutto il mondo e particolarmente dalla Turchia.
Salih Cene, direttore dello Skal Club Turchia, ha inviato a Skal Italia un messaggio di condoglianze. "Condividiamo il vostro dolore profondo – si legge nella nota inviata dalla Turchia – e preghiamo per tutti voi". 
Il giorno dopo i funerali una riflessione complessiva va fatta su questa tragedia che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha definito "una "sciagura inaccettabile", richiamando istituzioni e cittadini ad un più tenace impegno per la sicurezza stradale. "Agli interventi di adeguamento e manutenzione delle reti stradali e alle indispensabili attività di controllo e repressione – ha sottolineato il capo dello Stato – deve affiancarsi una rinnovata consapevolezza di chi guida".
"Desideriamo ringraziare Salih – ha dichiarato Toti Piscopo, presidente dello Skal International Italia – che ha mostrato una grande sensibilità ed amicizia, valori dello Skal che ci fanno sentire membri di una grande e unica  famiglia. Ma se non vogliamo trasformare le lacrime di dolore in lacrime di coccodrillo – ha aggiunto Piscopo – non si può abbassare la soglia di attenzione sulla sicurezza ed è assolutamente necessario che ognuno, con senso di responsabilità, faccia la sua parte. Da parte nostra – ha concluso Piscopo – in tutte le regioni in cui siamo presenti con i nostri Club, sensibilizzeremo gli autonoleggiatori ad essere più puntuali e rigidi nella revisione dei mezzi e nel contempo solleciteremo tutte le Istituzioni preposte a potenziare i controlli, affinché tragedie del genere possano non ripetersi mai più".

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