Serve una ‘cabina di regia centrale’ sui provvedimenti che riguardano il turismo. A chiederla è Confturismo perché “ci si dimentica del settore ogni giorno” e fioriscono i balzelli per i visitatori. Questo avviene “quando si escludono i costi del lavoro stagionale dalla deducibilità IRAP, quando si fissano limiti all’uso del contante, quando si consente che vengano richiesti ai turisti imposte, contributi, addizionali e balzelli che fioriscono quotidianamente per riassestare i buchi di bilancio di enti territoriali falcidiati dalla riduzione dei trasferimenti dallo Stato”.
Non importa se si tratterà di “un ministero, un Dipartimento o anche il semplice potenziamento del dicastero attualmente competente”; l’importante, secondo Confturismo, è che ci sia la cabina di regia centrale per valutare i provvedimenti “in fase di adozione”, cioè “un organismo che sia in grado di intervenire tempestivamente, segnalando le criticità e sottoponendo le soluzioni utili, al quale partecipino le rappresentanze imprenditoriali e dei professionisti del settore”.
Le proposte di Confturismo per il settore includono anche la richiesta di più attenzione a livello di politiche europee con ‘un canale ufficiale e dedicato di confronto con la rappresentanza permanente italiana in Consiglio d’Europa, con gli Europarlamentari e con i membri italiani della Commissione’, la semplificazione (di grande aiuto immediatamente al Sud), e sinergia nella promozione trovando le ‘risorse necessarie’ per la piena operatività dell’Enit. E soprattutto ‘un salto di qualità’ nell’azione di governo, per la difesa dell’italianità dato che, secondo uno studio di Confturismo realizzato con CISET-Università Ca’ Foscari di Venezia, solo il 47% di quanto uno straniero spende per comperare le sue vacanze in Italia arriva nelle casse del nostro Paese.