Non si può più perdere tempo: per il turismo, al tracollo a causa della pandemia, servono interventi concreti, veloci ed efficaci. A lanciare l’ennesimo allarme è il neo presidente di Astoi Confindustria Viaggi Pier Ezhaya: “abbiamo trascorso mesi molto duri e ne abbiamo di fronte altri ancor più complessi, nei quali sarà a rischio la stessa sopravvivenza delle nostre imprese. La sensazione è che, nonostante sia di tutta evidenza che il turismo è il settore più colpito per antonomasia, ci sia ancora un’ampia sottovalutazione del problema da parte delle istituzioni”.
“Come sappiamo, di fatto ancora nessun aiuto economico – spiega – è arrivato nelle “casse” delle imprese che attendono l’erogazione delle risorse a Fondo Perduto stanziate lo scorso maggio dal Decreto Rilancio prima (25 milioni) e dal decreto agosto poi (ulteriori 240 milioni). Temiamo fortemente che i tempi per l’erogazione di tali contributi non siano brevi. Le imprese del comparto si trovano in una situazione di estrema sofferenza e non potranno resistere a lungo. Inoltre, le risorse stanziate sul Fondo perduto per tour operator e agenzie di viaggi riguardano la perdita di fatturato subita da marzo a luglio 2020, ma le imprese sono a tutt’oggi a fatturato zero e lo rimarranno ancora per lungo tempo. È quindi improrogabile e indispensabile rifinanziare il Fondo almeno per il periodo da agosto a dicembre. Situazione analoga è quella sulla cassa in deroga che, per le imprese del turismo, dovrebbe essere prolungata ben oltre il 2020″.
Altro tema è poi l’avanzo di quanto stanziato (2,4 miliardi) per il bonus vacanze, per il quale – in base a quanto riportato sul sito io.italia.it – ad oggi sono stati generati un numero di bonus pari ad un valore economico di 706.139.850 euro, ma su questo importo ne sono stati spesi – quindi fruiti – finora solo meno della metà e c’è da considerare che il bonus avrà validità fino al 31 dicembre 2020. “Il trend quindi non è affatto positivo – dice Ezhaya – e, pur nelle più ottimistiche previsioni, rimarrà inutilizzata una somma superiore a 1,5 miliardi. Ci auguriamo vivamente che il Mibact redistribuisca l’avanzo del Bonus a beneficio di tutta la filiera del turismo compreso il turismo organizzato fatto da tour operator e agenzie di viaggio”.
I flussi turistici possono muoversi all’interno dei Paesi dell’Unione, mentre sono escluse tutte le mete turistiche extra Schengen, che sono di fatto quelle programmate dai tour operator. “Questa situazione – dice Ezhaya – non consente alle imprese di ‘salvarsi da sole’. Per questa ragione Astoi ha avviato un fluido e costruttivo canale di comunicazione con il ministero degli Affari esteri per esaminare la possibilità di riaprire alcuni corridoi turistici. Senza la riapertura di almeno alcune destinazioni per gli operatori del settore sarà il tracollo. La nostra proposta è di adottare il “modello crociere” che prevede l’effettuazione di un tampone veloce prima di partire, e quello di un tampone veloce al rientro in Italia. Il paradosso è che sono aperti paesi europei che hanno più di 15 mila contagi al giorno e sono chiusi paesi extra europei che ne hanno 200. E questo avviene solo per un tema di Paese “Schengen/non Schengen”.