FAI, Mattarella: 50 anni fa diedero vita a questa preziosa impresa
martedì, 29 Aprile 2025
“Il FAI continua nell’opera di preservare e valorizzare straordinari tesori di arte, natura, storia, mettendoli a disposizione della nostra comunità. Cinquant’anni di storia di beni artistici e monumentali recuperati, di restauri completati, di luoghi rianimati”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’incontro con una delegazione del Fondo per l’Ambiente Italiano. “Rianimati – ha aggiunto – perché c’è uno spirito dei luoghi che fa parte della loro natura, della loro bellezza e che è esso stesso elemento di identità. I grandi progetti del FAI anno assumere e fare proprio questo spirito”.
“Benedetto Croce, promotore della prima legge italiana sul paesaggio approvata nel giugno del 1922 – esprimeva la convinzione – ha proseguito Mattarella – che lo stesso spirito di una comunità fosse legato ai territori e ai paesaggi, degradando i quali si rischiava di indebolire e sradicare proprio le radici storiche e culturali. Sua figlia, Elena Croce, fu tra i pionieri che, cinquant’anni or sono, prendendo a modello una affermata Fondazione britannica, diedero vita a questa preziosa impresa italiana”. Dal primo bene
ricevuto in donazione, Cala Junco nell’isola di Panarea e dal primo grande restauro, il Monastero di Torba, in provincia di Varese, molto tempo è passato e sono numerosi i beni, i luoghi,
gli edifici, le opere d’arte, i monumenti valorizzati, in molti casi salvati, dal vostro lavoro e che sono affidati alla vostra cura”.