mercoledì, 13 Novembre 2024

Federalberghi e Faita: accordo su contratti a termine e apprendistato

Federalberghi e Faita hanno siglato con le organizzazioni sindacali di categoria Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs un accordo in materia di contratti a termine e di apprendistato, che recepisce le innovazioni apportate dal jobsact e le adatta alle particolarità del settore turismo, ovviando ad alcune problematiche che la disciplina di legge aveva generato.
L'accordo – che interessa oltre 200mila lavoratori nel comparto turistico-ricettivo – chiarisce il campo di applicazione dei limiti quantitativi all'utilizzo dei contratti a termine introdotti dalla legge, escludendo da tali limitazioni i contratti stipulati per ragioni di stagionalità in senso ampio e di intensificazione dell'attività turistica in particolari periodi dell'anno, anche con riferimento alle aziende ad apertura annuale.
Le parti hanno confermato, inoltre, che a tali tipologie dei contratti non si applica il cosiddetto "stop-and-go", con la conseguente possibilità di stipulare contratti a tempo determinato in successione, cogliendo tutte le opportunità offerte da un mercato turistico che si contraddistingue sempre più per l'andamento irregolare della domanda.
Novità anche per quanto riguarda l'apprendistato formativo, destinato ai lavoratori più giovani, che potrà essere effettuato anche in cicli stagionali, laddove lo prevedano le normative regionali. I benefici di questo accordo saranno riconosciuti unicamente alle aziende che applicano il CCNL Turismo siglato lo scorso 18 gennaio.
Soddisfazione è stata espressa da Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi: "Si tratta di un grande passo nella direzione giusta, quella di favorire l'impiego dei giovani e di sfruttare le immense possibilità del turismo per dare risposte alla richiesta di lavoro che diviene ogni giorno più pressante nella nostra società. Contro la disoccupazione – ha detto Bocca – occorrono fatti, il tempo delle parole e dei proclami è finito".
Bocca auspica inoltre che "il Governo faccia presto la propria parte e completi il percorso segnato dalle parti sociali, introducendo le modifiche tecniche già richieste dal Parlamento con un ordine del giorno, per chiarire la disciplina delle proroghe".

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