“Un settore provato come quello del turismo si aspettava molto di più dal Dl Sostegni appena emanato. Sicuramente la cassa integrazione scontata fino a marzo è insufficiente sia per la brevità del periodo che per la misura in se stessa se esonera dal pagamento della contribuzione addizionale in un momento in cui il turismo è praticamente fermo. Si parla del 9% del 4% per uno stanziamento da 80 milioni di euro che dovremo dividere con hotel, ristoranti, bar mense e catering. Se pensate che nell’ultimo periodo di fine 2021 inizio 2022 hanno chiuso circa 2.500 agenzie di viaggio su 13.000 in Italia, senza aiuti non so cosa potrà accadere”. A sollevare la questione è Ivana Jelinic, presidente Fiavet. “Stesso dicasi dell’incremento del Fondo Unico Nazionale Turismo – aggiunge – che non reputiamo sufficiente. Bisognerebbe inoltre capire i bandi che usciranno e i tempi di erogazione, perché siamo allo stremo. Infine ci auguriamo che da aprile tutto ritorni normale, ma credo si tratti di una visione quantomeno ottimistica, e limitare i provvedimenti a tre mesi non ci consente di pianificare nulla per la sopravvivenza”.