domenica, 22 Dicembre 2024

Flash mob del mondo della neve, aderisce anche Anef

Il mondo della montagna torna a unirsi domani, venerdì 5 febbraio, in un flash mob che dalla Sicilia alle Alpi unirà tutti i lavoratori del comparto. #PerChiSuonaLaMontagna è il nome che è stato scelto per l’iniziativa che vedrà, alle ore 10, suonare in contemporanea le campane di tutti i paesi che hanno aderito, per dare un segnale forte di resistenza dei territori, ma allo stesso tempo lanciare un grido d’aiuto in un momento di emergenza così lungo e profondo.
ANEF, insieme a tantissime altre realtà nazionali che rappresentano i lavoratori della montagna, sarà al fianco dell’iniziativa per dare il suo contributo, come avviene già da mesi, per ampliare il più possibile la cassa di risonanza dell’evento, promosso dalla rivista Sciare Magazine.
“È un flashmob pacifico al quale aderiranno tantissime località di montagna in tutta Italia – spiega la presidente nazionale ANEF, Valeria Ghezzi – Un momento di solidarietà per i lavoratori del comparto, siano essi imprenditori o dipendenti, in particolare stagionali. Un momento per ricordare come negli ultimi dodici mesi la montagna sia tornata al vuoto del dopoguerra, al vuoto che ha portato le genti a emigrare. Ma anche un suono, quello della campana al centro dei nostri paesi, che ci unisce, ci dà forza, ci fa cercare le risorse per ricominciare appena si potrà. Sperando, però, che qualche aiuto arrivi e di non essere lasciati completamente soli”.
Al momento sono oltre cento le località che hanno aderito e tante altre si uniranno, fino a venerdì, per dare ancora più forza a un’iniziativa che punta a unire tutti i rappresentanti di un comparto che rappresenta un’ampia fetta dell’economia nazionale e che, finora, ha subìto solo gli effetti crisi, senza aver ricevuto ancora garanzie economiche per la sopravvivenza di decine di migliaia di imprenditori e lavoratori, soprattutto gli stagionali che rappresentano la fetta più ampia. Ma sono comunità che vanno supportate perché vedono sgretolarsi il loro tessuto sociale prima ancora che economico.

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