Il Consiglio Nazionale di Fto – Federazione Turismo Organizzato, ha eletto Franco Gattinoni come presidente dell’associazione a seguito delle dimissioni di Luca Patanè che affiancherà Stefano Dall’Ara nel ruolo di vicepresidente.
“Sono estremamente fiero dell’esperienza fatta in questi anni come presidente di FTO – ha detto Patanè – e di essere stato tra i soci fondatori sin dal suo atto costitutivo. Un’associazione che abbiamo fortemente voluto, con l’obiettivo di dare voce a tutta la filiera ed a tutti i soggetti che compongono il mondo del turismo, e ce l’abbiamo fatta. È stata una grandissima esperienza in cui ci siamo posti degli obiettivi ambiziosi, e nonostante tutte le difficoltà sono particolarmente felice di ciò che siamo riusciti a creare: un’associazione di categoria di rilevanza nazionale che quando l’abbiamo fondata nel 2008 era composta da 19 soci e adesso ne conta oltre 60 nazionali, con molti dei principali attori del turismo organizzato. Con le agenzie di viaggi abbiamo svolto un lavoro importante soprattutto durante il passaggio da Federviaggio a FTO, quando abbiamo allargato la base ai soci territoriali con l’obiettivo di farli crescere il più possibile. Abbiamo intrapreso grandi battaglie con le istituzioni per far sentire la nostra voce e ricevere riconoscimenti dalle istituzioni politiche diventando in poco tempo un’associazione primaria e di riferimento nel settore che ha sempre portato avanti grandi progetti. Il Fondo Vacanze Felici rappresenta uno dei progetti che abbiamo intrapreso a tutela sia delle agenzie che dei clienti e per interpretare di volta in volta l’evoluzione del mercato. Ma soprattutto abbiamo difeso il nostro settore come non mai e siamo stati protagonisti della sua crescita portando avanti programmi di formazione innovativi per le agenzie. Mi preme ricordare che il supporto di Confcommercio è stato fondamentale nelle nostre battaglie. Nell’ultimo anno il lavoro con i soci è stato intenso e abbiamo trovato nell’associazione la casa dove unirci per affrontare insieme un momento difficilissimo per le nostre aziende, senza precedenti. Grazie al nostro continuo impegno nel sostenere il settore e i nostri associati, siamo riusciti ad ottenere il fondo perduto per le agenzie di viaggio anche con la collaborazione di altre associazioni”.
“Raccolgo il testimone – ha aggiunto il neo presidente Gattinoni – con la consapevolezza dei risultati ottenuti negli ultimi anni dalla nostra associazione e con l’impegno di assicurare fin da ora continuità nella gestione. Nel 2020 ho dedicato molte energie alle attività della Federazione con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento di risultati indispensabili per la sopravvivenza e la crescita della nostra filiera. Con il Manifesto del Turismo Italiano abbiamo fatto conoscere alle istituzioni il ruolo, il peso e il valore delle agenzie di viaggio e del turismo organizzato”.
In previsione dello scenario che si sta prefigurando per il 2021, in programma una serie di punti per essere al fianco delle agenzie e del comparto turistico. Priorità verrà data alle iniziative che consentiranno alle imprese della filiera di essere traghettate in sicurezza in un’era post covid che sarà diversa per i cambiamenti nelle abitudini dei viaggiatori e nei modelli di business.
“Serviranno sostegni economici ma sarà fondamentale disegnare anche un percorso condiviso per ripartire con le nostre attività. La credibilità istituzionale e il peso politico guadagnati in questo anno non possono che rappresentare una base di partenza per il futuro, nel quale rafforzare il gioco di squadra con le altre associazioni e intensificare il lavoro di rappresentanza associativa a livello politico e istituzionale. Ma serviranno anche innovazione, formazione e presenza sul territorio, elementi fondamentali per ripartire e affrontare le nuove sfide del futuro. La Federazione deve muoversi contemporaneamente su scala nazionale, locale ed internazionale”, ha concluso Gattinoni.
E ancora sicurezza, affidabilità, professionalità, competenza e rispetto delle regole, il contrasto all’abusivismo e costruire una comunicazione al cliente finale distintiva che consentirà di riprendere quote di mercato di clienti fai-da-te, o in mano a operatori che non forniscono le stesse tutele.