Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha incontrato l’Associazione Parchi Permanenti Italiani, rappresentata dal presidente Giuseppe Ira e dal segretario nazionale Maurizio Crisanti, per valutare la richiesta di integrare le imprese del comparto nel novero degli operatori turistici.
Nel 2019 l’Associazione Parchi Permanenti Italiani, in rappresentanza del comparto che consta di 230 strutture tra parchi tematici, faunistici ed acquatici, aveva incontrato ufficialmente l’allora ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio, avviando un percorso propedeutico all’integrazione dei parchi permanenti nel MIPAAFT. In quell’anno, il settore aveva giocato un ruolo essenziale nell’offerta turistica del Paese, registrando 20 milioni di visitatori italiani, 1,5 milioni di visitatori stranieri e 1,1 milioni di pernottamenti in hotel.
Purtroppo, in seguito alla pandemia, il progetto ha subito una battuta d’arresto e, nonostante le sollecitazioni, il Mibact non ha prestato alcuna attenzione alle istanze del comparto: ancora oggi i parchi divertimento sono qualificati come attività di spettacolo da una legge del 1968, e da questo dipende la sistematica inadeguatezza degli interventi a sostegno della categoria.
“Ringrazio il ministro Garavaglia per la disponibilità: siamo molto soddisfatti di questo incontro e del cambio di passo rispetto al precedente Governo. Il nostro è un comparto capital intensive, caratterizzato da costanti investimenti per mantenere l’offerta all’altezza delle aspettative del pubblico. Il passaggio al turismo ci permetterebbe di dare la giusta collocazione alle aziende del settore e di accedere ad un sistema di sostegno più adeguato, in grado di fronteggiare la crisi di liquidità che oggi coinvolge molte imprese”, ha detto Giuseppe Ira.