lunedì, 23 Dicembre 2024

L’appello delle dimore storiche: estendere bonus facciate fuori da centri urbani

“Apprendiamo con favore la volontà del ministro della Cultura Dario Franceschini di impegnarsi a prorogare il Bonus facciate. È una misura fondamentale che è andata nella direzione di un forte sostegno al decoro urbano, migliorando la qualità e la vivibilità delle nostre città. Si è quindi riconosciuto che anche i beni privati concorrono ad aumentare il prestigio dei nostri centri cittadini, accrescendone la bellezza attraverso un’adeguata manutenzione. Il Bonus, di facile accessibilità, si è pertanto dimostrato un successo anche per il ritorno culturale determinato dal suo utilizzo: riproporlo è la scelta corretta”, ha dichiarato Giacomo di Thiene, presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane.
“Permangono tuttavia potenzialità non sfruttate appieno – ha aggiunto – Si rileva infatti la necessità di estendere la fruibilità del Bonus agli immobili soggetti a vincolo storico artistico collocati fuori dai centri urbani: si tratta, come riferisce uno studio della Fondazione Bruno Visentini, del 31,3% del patrimonio culturale privato. Un patrimonio che nel 2019 ha, nel suo complesso, generato un numero di visitatori quasi pari al sistema dei musei pubblici. Estendere tale Bonus anche alle aree rurali e periurbane del Paese, significherebbe quindi non solo salvaguardare la nostra storia ed identità, ma anche contribuire a valorizzare il paesaggio ed aumentare la bellezza di zone in cui spesso l’immobile storico è l’unico elemento attrattivo dal punto di vista economico, culturale e turistico. Un modo semplice, concreto ed immediatamente efficace per favorire la ripartenza del Paese dalle sue aree interne”.

 

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