lunedì, 6 Maggio 2024

Nasce AssArmatori: nuova associazione dell’orbita Confcommercio

È nata ufficialmente AssArmatori, la nuova confederazione degli armatori operanti in Italia, che si colloca nell’orbita di Confcommercio. Il Consiglio di AssArmatori, che complessivamente rappresenta gruppi che operano oltre 600 navi per un’occupazione diretta di circa 70.000 addetti, ha indicato Stefano Messina (50 anni, genovese, presidente del Gruppo Messina di Genova) come presidente che resterà in carica per i prossimi quattro anni.

“È ora di cambiare la rotta – afferma Messina -, restando aperti al dialogo con tutti, ma affermando credibilità e ruolo: e ciò transita attraverso la consapevolezza piena della principale caratteristica dell’armamento, che è la sua internazionalizzazione”.

Fanno parte sin da subito della nuova rappresentanza i gruppi armatoriali Ignazio Messina & C, Grandi Navi Veloci, Italia Marittima, Finaval (gruppo Fagioli), oltre a Fedarlinea, l’associazione che riunisce le più importanti compagnie attive nel settore del cabotaggio e dei collegamenti con le isole, fra cui Moby lines, Tirrenia, Snav, Delcomar, Maddalena lines, Toremar, e Caremar.

Il direttivo di AssArmatori, varato subito dopo la costituzione della nuova associazione, è composto da sei consiglieri che affiancheranno il presidente Stefano Messina nei prossimi quattro anni. Fra gli altri ci sono i rappresentanti di Msc e Moby lines. I nomi: Raffaele Aiello (Snav), Stefano Beduschi (Italia Marittima), Matteo Cattani (Grandi Navi Veloci), Franco Del Giudice (Delcomar), Luigi Merlo (Msc) e Achille Onorato (Moby lines).

La nascita di AssArmatori segna una nuova frattura del mondo del mare con Confindustria. La prima era stata la nascita di Nautica Italiana, costituita dai fuoriusciti di Ucina, Confindustria Nautica per divergenze nella gestione dell’associazione.

Ora è la volta degli armatori. AssArmatori, infatti, è stata costituita dagli armatori che avevano lasciato Confitarma, l’associazione degli armatori di Confindustria, dichiarando di non sentirsi più rappresentati.

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