“Francamente non capiamo come i decreti attuativi possano aiutare cittadini e turisti che non riescono a trovare né taxi, né Ncc. Uno riguarda le piattaforme di intermediazione e l’altro il foglio di servizio elettronico per Ncc, una vessazione in contrasto col regolamento europeo Gdpr utile solo a fermare le attività per almeno 60 giorni in caso di dimenticanza, anche parziale”. Lo afferma in una nota Francesco Artusa, presidente di ‘Sistema Trasporti’, associazione per il tras porto privato di Ncc e bus turistici.
“Continueremo il confronto col ministro Salvini per una riforma sostanziale di una legge totalmente inadeguata a reggere la domanda di mobilità attuale e quella attesa nei prossimi anni, ma siamo anche pronti ad impugnare al Tar questi decreti attuativi – aggiunge -. La legge attuale, voluta dalle organizzazioni taxi è già stata dimezzata dalla corte
costituzionale. Perseverare con quelle idee persecutorie non avrebbe senso, ma se così sarà, non esiteremo a ricorrere in
tutte le sedi competenti”.