Parity Rate, Tax Credit, Enit: tre tasselli che aprono la strada della ripresa per le imprese turistiche italiane sono arrivati nelle ultime 24 ore secondo Associazione Italiana Confindustria Alberghi.
L’approvazione dell’emendamento che abolisce la parity rate, sostenuta anche dal Mibact, che arriva a valle di un lungo lavoro che Associazione Italiana Confindustria Alberghi aveva avviato da oltre un anno con il ricorso all’Antitrust.
La decisione del Mibact di slittare i termini per il Tax Credit Riqualificazione, raccogliendo le segnalazioni di Confindustria Alberghi relative ad alcune anomalie nelle attribuzioni dei codici Ateco che avrebbero precluso a diverse aziende il ricorso a questo importante strumento.
Infine, la notizia dell’insediamento del nuovo cda Enit.
“Abbiamo accolto con grande soddisfazione l’approvazione dell’emendamento che, anche a seguito di nostre sollecitazioni, abolisce la parity rate – dichiara Giorgio Palmucci, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi – la decisione di svincolare le tariffe alberghiere dai prezzi imposti dai colossi di prenotazione on-line riequilibra il rapporto delle nostre aziende rispetto a quelle francesi che, già dallo scorso agosto, con la legge Macron, ne hanno beneficiato in questo senso. Allo stesso tempo registriamo positivamente l’intervento del ministero sul Tax Credit Riqualificazione. Un segnale dell’attenzione e dell’importanza che il ministero riconosce a questa misura. La prima da anni rivolta al settore alberghiero.
La macchina del turismo oggi sembra aver ingranato la marcia giusta – conclude Palmucci – Il presidente Evelina Christillin a capo del nuovo Enit può garantire una svolta efficace per il settore. Siamo orfani di un organo che ci rappresenti coerentemente all’estero e con l’insediamento del nuovo cda ci auguriamo arrivino segnali concreti destinati a valorizzare il Belpaese nel mondo”.