In occasione della giornata internazionale delle guide turistiche, la ministra per il Turismo Daniela Santanchè è tornata a parlare della riforma della professione. “Il Governo è ben consapevole di quanto sia rilevante il lavoro svolto da questi operatori del settore, tanto che le guide turistiche rappresentano la prima categoria che abbiamo ricevuto in audizione nell’ottica di un percorso improntato a definire una riforma entro la fine del 2023. E proprio a questo obiettivo è finalizzato l’incontro che avremo in settimana con gli assessori regionali e le associazioni di categoria”. La riforma delle guide turistiche per altro, “rientra anche tra i principali obiettivi del PNRR – ha specificato la Santanchè – l’intervento mira a formulare, nel rispetto delle normative locali, un ordinamento professionale alle guide turistiche e al loro ambito di appartenenza, consentendo dunque l’acquisizione di una qualifica professionale univoca conforme a standard omogenei a livello nazionale”.
“Ringraziamo il ministro – replica Micol Caramello, presidente nazionale di Federagit – per aver ricordato la giornata della guida turistica. Per noi è un’occasione importante per far capire alle persone quale sia il mestiere della guida turistica, spiegare loro che si tratta di una professione vera e propria che contribuisce alla promozione dei territori trasmettendone storia, tradizioni e cultura. Molto spesso la nostra figura professionale non è compresa, anche dalle istituzioni stesse che, soprattutto a livello locale, tendono ancora troppo a favorire il volontariato e ad ignorare il ruolo importante delle guide per la promozione delle nostre destinazioni turistiche e dell’intero Paese.
La nostra professione – continua la presidente Caramello – dovrebbe essere intesa come una leva per la promozione di ogni luogo che aspiri allo status di destinazione turistica. La tendenza del mercato, soprattutto attraverso i portali internet, va già in questa direzione con la richiesta sempre più pressante di ‘local guides’ a cui si affida il turista per vivere un’esperienza autentica nel nostro Paese. Le guide turistiche potrebbero essere fondamentali anche per prolungare la stagione turistica ed incrementare il tasso di presenze turistiche nella bassa stagione, ampliando l’offerta con l’inserimento di destinazioni non ancora vendute come località turistiche, ad esempio i piccoli borghi o alle località rurali e marinare. Auspichiamo – conclude la presidente di Federagit – che nella bozza di legge che il ministro con ogni probabilità ci sottoporrà a breve si tenga conto di quelle che sono le nostre richieste. L’obiettivo deve essere una legge che finalmente ci tuteli nei confronti dei tour operator europei, dell’abusivismo, delle piattaforme on line e dei gestori museali che in questi anni, insieme alle difficoltà dovute alla pandemia, hanno minato il nostro settore facendo sì che molti colleghi decidessero di chiudere la partita iva e di cercare altrove un lavoro più sicuro”.