venerdì, 26 Aprile 2024

1 mln per 150 tirocini nei beni culturali, da Pompei all’Aquila

Stage formativi a Pompei o alla Reggia di Caserta piuttosto che nelle soprintendenze di Abruzzo ed Emilia Romagna per lavorare al restauro dell'arte ferita dal terremoto o negli Archivi di Stato. Stoppata da ricorsi e polemiche, l'iniziativa dei 'Mille giovani per la cultura' lanciata un anno fa dall'ex ministro Massimo Bray, torna alla ribalta.
Il Mibact ha infatti rimodulato l'intervento destinato ai giovani, con un fondo di 1 milione di euro per il 2014, destinato agli under 30, da dividere però in 150 tirocini di sei mesi pagati mille euro lordi al mese.
Dalla commissione italiana Unesco arriva il plauso del presidente Giovanni Puglisi ("iniziativa estremamente interessante e positiva") ma le polemiche non mancano neppure questa volta, con l'Associazione Nazionale Archeologi che boccia il decreto, così come aveva bocciato un anno fa il bando per i Mille giovani: "sono 150 posti di lavoro precario spacciato come tirocinio", commenta il presidente Salvo Barrano.     
Pensato per l'anno in corso, il provvedimento dovrebbe comunque avere un iter veloce, con i bandi che verranno pubblicati entro 30 giorni sul sito internet del Mibact e a stretto giro la selezione con la valutazione dei curricula e colloqui. ''Pensiamo di avere i tirocinanti entro l'estate'', ipotizza da Pompei il soprintendete Massimo Osanna. Altri 20 giovani andranno alla Soprintendenza speciale di Napoli e alla Reggia di Caserta e 30 nelle direzioni regionali di Abruzzo ed Emilia Romagna. Mentre 50 laureati in archivistica e biblioteconomia verranno distribuiti tra Archivio Centrale dello Stato, soprintendenze archivistiche, archivi di stato, Istituto centrale per il catalogo unico. 
Le selezioni punteranno ad individuare i percorsi di studio più brillanti (laurea a pieni voti e corsi di perfezionamento) attribuendo un titolo preferenziale al dottorato di ricerca. Al termine dei sei mesi, i tirocinanti riceveranno un attestato "valutabile ai fini di eventuali successive procedure selettive del Mibact e degli istituti vigilati", anche se ''non comporta alcun obbligo di assunzione da parte del Mibact. Intanto, però l'Art Bonus ha disposto il rifinanziamento del Fondo anche per il 2015.          

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