Bagdad, 10 anni dopo museo resta ancora chiuso
La maggior parte dei reperti trafugati, solo un terzo è tornato nelle teche


Un patrimonio ancora introvabile e uno dei luoghi simbolo dell'Iraq, scrigno delle radici d'una civilizzazione antichissima, chiuso al pubblico. E' la triste sorte toccata al museo nazionale di Baghdad dove appena un terzo dei reperti saccheggiati dieci anni fa, sotto gli occhi inermi delle truppe americane, è tornato nelle teche mentre circa 9.000 pezzi catalogati risultano ancora dispersi.
Secondo l'Unesco, sono 52 i Paesi al mondo in cui sono avvenuti trafugamenti ed esportazioni clandestine di beni archeologici, ma nessun caso si può paragonare a quanto avvenuto a Baghdad nell'aprile del 2003 quando il Paese ha subito un assalto e un saccheggio in tutto il suo museo nazionale.
Al momento il sito ha ospitato solo visite programmate di studenti e delegazioni straniere anche se l'obiettivo è riaprirlo al pubblico entro la fine di quest'anno, appena ultimati i lavori di restauro e manutenzione. Una volta riaperto, il museo tornerà ad essere il più grande del Medio Oriente.

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