martedì, 19 Novembre 2024

Borletti vuole invertire rotta al Mibac

Il nuovo sottosegretario pensa a gestione meno burocratica e meno complessa del ministero

Per la cultura "farò tutto quello che potrò". Parte battagliera il sottosegretario ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni che, in una conversazione con l'Ansa, sottolinea come sia necessario "trovare strade sia per il sostegno sia per una gestione forse meno burocratica e meno complessa del ministero". Ma soprattutto "far capire all'esecutivo che la situazione dei beni culturali in Italia è drammatica" e che su questi bisogna intervenire, anche nell'ottica di favorire il turismo.
"Tutti oggi parlano di turismo – dice – ma non bisogna dimenticare che serve un'azione coordinata anche con la valorizzazione delle infrastrutture e la tutela del patrimonio artistico e del paesaggio" altrimenti è difficile anche richiamare turisti. Cita ad esempio la Reggia di Carditello, circondata dal degrado ambientale, ma anche il blocco della Circumvesuviana nel quale è incappato il 1 maggio proprio il neo ministro Massimo Bray in visita a Pompei. 
"Io metterò al servizio del ministero tutte le mie competenze, che sono in primo luogo gestionali", assicura. E l'esperienza del Fai, il Fondo ambiente italiano che ha presieduto dal 2010 fino all'entrata in politica. "Un ministero della cultura – aggiunge – dovrebbe essere anche un motore di creatività, invece da noi il ministero boccheggia, con le soprintendenze allo stremo, riesce a malapena a mantenere il patrimonio esistente". 
La missione è quindi quella di "farsi sentire dal governo". Ma anche, in tempi di crisi, di trovare aiuto in forme di cooperazione e guardare all'estero, "promuovendo il brand dell'Italia e cercando i modi per coinvolgere i tanti italiani che vivono all'estero". 
Con il ministro Bray racconta di essersi conosciuta in Transatlantico, "sono stata io ad avvicinarlo quando non era ancora ministro per proporgli di fare insieme qualcosa per la cultura, ma allora pensavo alla commissione della Camera". Dopo la nomina è stato il ministro a chiamare lei: "Ci impegneremo insieme – conclude – E sono sicura che la nostra collaborazione sarà proficua".

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