sabato, 20 Aprile 2024

Google lancia Art Project, in giro tra i musei a portata di clic

17 i musei coinvolti: per ora mancano il Louvre e il Prado ma l’Italia c’è

Da oggi è possibile gironzolare per i corridoi di alcuni tra i musei più celebri del mondo senza muoversi dal divano. Basta avere un computer collegato a internet e scoprire l'Art Project di Google. Un progetto con numeri da capogiro: 17 musei, 486 artisti, oltre 1000 immagini di opere d'arte ad alta risoluzione e 17 dipinti – uno per museo – digitalizzati grazie alla tecnica 'gigapixel'.
"Per i musei – ha detto il direttore della Tate Britain di Londra Sir Nicholas Serota – è un'occasione irripetibile per raggiungere settori nuovi del pubblico". A far parte del progetto, oltre alla galleria londinese dove si è svolta la presentazione, ci sono anche gli Uffizi, il Moma e il Metropolitan Museum of Art di New York, la Frick Collection, l'Hermitage di San Pietroburgo, la National Gallery, il Van Gogh Museum, il palazzo di Versailles. Molti dunque dei mostri sacri del panorama museale internazionale anche se mancano il Louvre o il museo del Prado di Madrid. Ma a quanto pare è solo questione di tempo. L'Italia, in questo senso, va avanti a passo di marcia. Entro fine anno, infatti, altri nove musei entreranno a far parte di Art Project – tra cui la pinacoteca di Brera, il museo Barberini, quello di Villa Borghese e il Capodimonte.
"Questa iniziativa – sottolinea Mario Resca, direttore generale per la valorizzazione del Patrimonio Culturale presso il Ministero dei Beni Culturali – rappresenta una grande opportunità non solo per gli amanti dell'arte ma anche per le scuole e gli studiosi: incentiva la conoscenza delle nostre opere d'arte e noi ci aspettiamo un aumento nell'indotto del turismo". Su questo punto i direttori dei musei coinvolti sono tutti d'accordo: Google non farà concorrenza alla realtà. "Le persone – dice Serota – vogliono vedere l'arte dal vivo. Internet ha però cambiato il nostro modo di parlare al pubblico, ci ha permesso un dialogo diverso. Questo progetto, ad esempio, per la prima volta ha consentito ai più grandi musei del mondo di cooperare insieme".

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