“Siamo convinti che il turismo sia un’opportunità unica per il nostro paese e per la pace del mondo, e che il popolo giapponese abbia una cultura e una sensibilità per apprezzare al meglio i borghi italiani, oltre alle città principali”. Ad affermarlo Dorina Bianchi, sottosegretario del Mibact, presente alla sede dell’ambasciata di Tokyo per promuovere ‘I Borghi più belli d’Italia’, iniziativa coordinata dall’ Enit per gli operatori turistici giapponesi.
Dei 255 borghi italiani selezionati 20 sono patrimonio dell’Unesco, su un totale di 51 siti protetti sul territorio italiano.
“Il numero dei turisti giapponesi in Italia – ha spiegato Domenico Giorgi, ambasciatore italiano in Giappone – si assesta a 2.600.000 unità, con l’incremento della durata media delle permanenze”.
“Il governo italiano si sta muovendo per valorizzare tutta la parte dell’Italia meno conosciuta – ha spiegato Bianchi – L’economia è fondamentale per far vivere questi borghi, e il turismo è uno strumento affinché ci sia ricchezza in queste realtà italiane che sarebbe un peccato perdere. C’e’ un numero importante di borghi che si vanno via via spopolando, e il governo ha intenzione di promuovere il loro ripopolamento attraverso una valorizzazione dei beni culturali del turismo, delle professioni artigianali, e dei prodotti culinari di qualità che sono tipici dei borghi antichi. Il turista giapponese che è abituato a venire in Italia che ormai conosce il paese – ha continuato – non vuole soltanto vedere il bel monumento, ma vuole vivere l’Italia e ‘l’Italianità’, e il borgo rappresenta un modo più veloce per venire a contatto con la gente e con quelle che sono le tradizioni italiane”.
“L’associazione che raggruppa i borghi vuole raccontare al mondo la bellezza italiana poco conosciuta e meno frequentata dai turisti proprio per cercare di sviluppare un turismo moderno di qualità, che possa incrementare il valore aggiunto di questo settore in Italia e soprattutto permettere a questi centri di continuare a vivere attraverso al valorizzazione delle loro bellezze, le loro particolarità, in modo tale che il Bel Paese possa presentarsi al mondo nella maniera migliore possibile”, ha detto Fiorello Primi, presidente Associazione Borghi d’Italia.