Il settore cultura si conferma volano dell’economia con 214 miliardi di euro in Italia nel 2013. Lo dimostrano i dati del Rapporto Symbola e Cna presentati nel corso del convegno ‘Le Pmi e la sfida della qualità – Un’economia a misura d’Italia’.
Direttamente alla filiera della cultura (443.458 aziende, il 7,3% del totale nazionale, composte per il 96,4% da imprese con meno di 10 addetti), l’Italia deve 80 miliardi di euro, pari al 5,7% della ricchezza prodotta. Che ne mettono in moto altri 134 nel resto dell’economia, ovvero 1,7 euro per ogni euro prodotto dalla cultura.
Per il turismo, invece, l’Italia nel 2013 è il paese numero 1 nell’eurozona per numero di pernottamenti di turisti extra-UE, con 56 milioni di notti nel 2013. Siamo in cima alla classifica per turisti cinesi (2,8 milioni), coreani del sud (750 mila), giapponesi (2.8 milioni), brasiliani (1,8 milioni), australiani (2,3 milioni), statunitensi (11,7 milioni) e canadesi (2 milioni).
“La politica nazionale – ha osservato Franceschini – non ha creduto in questo negli anni passati, tra tagli enormi alla cultura e un turismo senza una vera regia. Questo ci ha fatto perdere terreno, ma c’è margine di recupero. I turisti cinesi, ad esempio, che tra quattro anni saranno 500 milioni, sognano tutti di venire in Italia. Poi non vengono, magari frenati da ospitalità non adeguata, problemi di immagine e trasporti. Oppure, gli anziani guardano due cose: sicurezza e sanità. Forse anche per questo il turismo sotto Roma è sviluppato 10 volte meno di quello che dovrebbe”.
Grafici e percentuali della ricerca sono disponibili a questo link.