Dopo i sette siti longobardi anche la serie dei siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino entra nella lista Unesco del Patrimonio dell'umanità. Lo ha deciso, secondo quanto si apprende, il Comitato del Patrimonio Mondiale che si riunisce a Parigi dal 19 al 29 giugno. Per l'Italia, che ha partecipato ad una candidatura trasnazionale, è il 47/o sito che entra nella prestigiosa lista dell'Unesco. La serie dei siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino si estende sui territori di sei paesi, Svizzera Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia, e comprende una selezione di 111 villaggi palafitticoli ritenuti i più interessanti tra i circa mille siti noti. Il sito seriale è composto dai resti di insediamenti preistorici databili fra il 5000 e il 500 a.C. e 19 aree archeologiche selezionate sul territorio italiano sono dislocate in cinque regioni: Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Sono italiane le più antiche strutture palafitticole dell'area alpina, risalenti all'inizio del Neolitico, rinvenute sul lago di Varese, datate a ca. 5000 a.C.
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