easyJet prevede di chiudere i primi 6 mesi dell’anno con una perdita ante imposte “compresa tra 185 e 205 milioni di sterline, inferiore ai 275 milioni del primo semestre del 2019”. Lo afferma l’amministratore delegato, Johan Lundgren, spiegando che EasyJet ha archiviato un “risultato molto forte prima dell’impatto del coronavirus, cosa che dimostra la forza del modello operativo della low cost”. “Da allora – prosegue Lundgren – sono stato molto orgoglioso della nostra squadra, sia nel corso dell’attività che abbiamo fatto prima, sia nel modo in cui abbiamo operato in questo momento difficile, per mettere la compagnia nella forte posizione in cui si trova ora. Noi – spiega il manager – abbiamo intrapreso azioni rapide per affrontare la sfida del virus in un periodo di 7 settimane. Abbiamo lanciato iniziative di taglio dei costi e ridotto drammaticamente il consumo di cassa – prosegue – abbiamo messo a terra l’intera flotta in un processo pianificato ed eseguito con cura e abbiamo aggiornato il piano di consegne posticipando l’arrivo di 24 aerei, mantenendo però un livello di flessibilità che sarà molto importante per la fine di questa crisi”.
Inoltre, la compagnia ha ridotto i propri investimenti programmati per il triennio di “circa 1 miliardo di sterline”. “Abbiamo concluso un programma di finanziamento che aggiunge quasi 2 miliardi di sterline di liquidità extra per rafforzare la nostra posizione di cassa”, ha spiegato Lundgren. Si tratta di azioni che assicurano alla compagnia un “buon posizionamento per sostenere un prolungato blocco dei voli”.