Virgin Australia in amministrazione volontaria per mancato aiuto del Governo


Virgin Australia è entrata in amministrazione volontaria dopo che il governo di Canberra ha una volta ancora escluso un piano di salvataggio, respingendo l’ultima richiesta di un prestito di 1,4 miliardi di dollari (840 mila milioni di euro) come parte di un più ampio piano di salvataggio del settore. Il board degli azionisti internazionali dell’aerolinea ha nominato come amministratori quattro alti funzionari dello studio contabile Deloitte, assicurando che continuerà a operare la sua rete minima di voli nazionali e internazionali.

Il drammatico sviluppo mette in ancora più dubbio 16 mila posti di lavoro tra diretti e indiretti, oltre al carico di un miliardo di dollari australiani (circa 600 milioni di euro) in biglietti prepagati. L’aspettativa del governo sembra essere che una volta estinta la proprietà straniera, possa emergere dall’amministrazione volontaria come vettore domestico ridimensionata e low cost per quando i cieli si apriranno ancora post-pandemia.

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