Dopo Alitalia, Blu-express.com, Air Italy, Germanwings, Wizz Air e Easyjet, ora è Ryanair nel mirino dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Con un provvedimento che si aggiunge alla serie di istruttorie avviate nei confronti di grandi e piccole compagnie aeree europee e che ha condotto a multe complessive per quasi un milione di euro, l'Autorità ha multato la low cost irlandese per oltre 500 mila euro per pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori.
Sono cinque, in particolare, le pratiche contestate. In primo luogo l'ingannevolezza dei messaggi pubblicitari diffusi a mezzo stampa o sul web che prospettano offerte risultate 'introvabili' dagli utenti (sanzione di 110.000 euro).
C'é poi la mancata indicazione nella tariffa offerta dei costi aggiuntivi, quali quello per il web check in, il supplemento carta di credito e l'iva sui voli nazionali, che vengono automaticamente aggiunti nel corso del processo di prenotazione on line e fanno significativamente lievitare il prezzo del biglietto (sanzione di 220.000 euro).
L'Autorità contesta inoltre la difficoltà o, addirittura impossibilità da parte degli utenti di ottenere assistenza post-vendita per il rimborso dei biglietti (o di parte di essi) in caso di mancata fruizione del volo, sia per motivi imputabili alla compagnia che per scelta del passeggero: ciò in particolare, per la necessità di rivolgersi ad un numero a pagamento o per l'applicazione di una fee elevata (sanzione di 90.000 euro).
Nel mirino inoltre, la pubblicazione delle condizioni generali di trasporto e delle informazioni rivolte ai consumatori italiani in lingua inglese (sanzione di 27.500 euro).
Infine l'Antitrust contesta gli ingiustificati esborsi aggiuntivi nel caso di richiesta di variazioni di date, orari, nome dei passeggeri e tratte di volo o di riemissione della carta di imbarco in aeroporto (sanzione di 55.000 euro).
Ma Ryanair non ci sta e annuncia che ricorrerà in appello contro questa decisione "che, se non sarà revocata, obbligherà Ryanair a pubblicizzare prezzi falsi e imprecisi negli annunci in Italia". "Questa decisione manca di buon senso – si legge in una nota della compagnia – dal momento che tutti i passeggeri Ryanair hanno la possibilità di evitare questi costi amministrativi pagando con la carta prepagata MasterCard che è largamente diffusa".