sabato, 23 Novembre 2024

Alitalia, appena 4 mln di passeggeri durante la pandemia

“Il Covid ha avuto un impatto dirompente su Alitalia”. Lo ha detto il Commissario straordinario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, in audizione presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio alla Camera, spiegando che sul numero totale dei passeggeri trasportati “si è passati da 21,293 milioni del 2019 ai 6,314 milioni del 2020 ma all’interno di questi sei milioni, 2,8 milioni hanno volato nel mese di gennaio e febbraio, quindi prima dell’avvento del Covid”.

Il commissario ha ricordato che ad aprile e maggio il calo dei passeggeri è stato rispettivamente del 97% e 95%. “Poi c’è stata una leggera ripresa nel periodo estivo ma a novembre e dicembre, con la seconda ondata, si è registrato di nuovo un calo del 90% e 85% dei passeggeri trasportati”, ha sottolineato Leogrande.

Leogrande ha quindi sototlineato come Alitalia non si sia mai tirata indietro di fronte alle esigenze del Paese, nel momento più critico del Paese. “Ad aprile, a maggio, a giugno – ha sottolineato – era l’unica compagnia che volava in Italia, era l’unica compagnia che si metteva la mascherina e andava a fare il suo dovere per sostenere le altre istituzioni”, ha detto Leogrande, ricordando anche che Alitalia ha dovuto rimborsare oltre 300 milioni di euro di biglietti venduti e sta ancora andando avanti con i rimborsi.

E circa la  verifica di Bruxelles sugli aiuti di Stato ricevuti, ha aggiunto che la Commissione europea “ha richiesto tempi difficilmente compatibili con quelle che sono le esigenze di cassa della società”.

Circa gli aiuti ottenuti, invece, il direttore generale Zeni ha spiegato che “Alitalia ha ricevuto aiuti per 9 euro a passeggero, rispetto agli 88 di Air France-Klm”. Secondo Zeni, in base ai parametri della compagnia, Alitalia avrebbe dovuto avere un aiuto teorico tra “1,5-2,7 miliardi di aiuti rispetto ai 272 milioni messi a disposizione dal governo italiano nel corso del 2020”.

Zeni ha poi detto che Alitalia ha subito un calo dei ricavi del 78% nel 2020, che sono scesi a 590 milioni da 2,673 miliardi dell’anno precedente. L’anno in corso, ha sottolineato poi Leogrande, si presenta ancora “molto complesso”.  La previsione per il primo e secondo trimestre di quest’anno è un calo “della domanda di viaggio di oltre l’80%”.

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