Alitalia ha molto sofferto nell'ultimo periodo, ma ora si è rafforzata sotto il profilo patrimoniale ed è "sulla strada giusta". Gabriele Del Torchio, riconfermato sulla poltrona di ad come anche il presidente Roberto Colaninno, rassicura sulle prospettive della compagnia dopo l'aumento di capitale da 300 milioni. L'occasione per fare il punto sullo stato di salute della compagnia è stata l'assemblea dei soci per il rinnovo del cda che, come previsto, ha riconfermato i vertici e nominato il nuovo consiglio, che è più snello (i membri sono stati ridotti da 19 a 11) e rimarrà in carica per circa un anno, fino all'approvazione del bilancio 2014.
Ora l'attenzione è concentrata sul profilo finanziario del gruppo: "Dobbiamo rafforzarci e per questo stiamo discutendo con le banche", ha detto Del Torchio, spiegando che l'aumento di capitale appena concluso sarà sufficiente "se saranno centrati gli obiettivi del Piano. Altrimenti – ha avvertito – sarà inevitabile un altro aumento".
E c'è ottimismo anche per la trattativa con Etihad, che proprio oggi ha indicato di non avere intenzione di fare alleanze entro il mese. "Anche noi non abbiamo fretta, non siamo disperati, non siamo alla ricerca affannosa di un partner", ha detto Del Torchio. Che comunque ha voluto puntualizzare che un partner Alitalia già ce l'ha: è Air France, con cui – benché l'ex primo socio si sia diluito al 7% – "non è cambiato nulla dal punto di vista della partnership industriale", che non è mai stata messa in discussione, ed è "proficua per loro e per noi".
Resta aperta anche la partita del nuovo Piano industriale, presentato ai sindacati un mese fa, che prevede 1.900 esuberi e risparmi per 295 milioni, di cui 128 sul costo del lavoro. Azienda e sindacati torneranno a incontrarsi nei prossimi giorni, ha annunciato Del Torchio, ribadendo che "il Piano richiede efficienza, ma i disagi saranno ridotti al minimo e in questa fase non prevediamo licenziamenti".