È iniziata ufficialmente la ‘fase due’ della vendita di Alitalia. Da oggi i soggetti selezionati dai commissari straordinari potranno accedere alla data room con le informazioni necessarie per formulare, entro il 21 luglio, le offerte non vincolanti. Massimo riserbo sul numero e i nomi dei soggetti selezionati per proseguire l’iter, ma secondo fonti accreditate, sono circa 12-15 quelle davvero prese in considerazione e tra loro ci sarebbero sei big del settore, oltre a fondi e operatori di handling. Si tratta di Lufthansa, Etihad, British Airways, Delta e le low cost Ryanair ed easyJet. Non ci sarebbe invece Air France, che potrebbe però subentrare in un secondo tempo.
Sulla base delle proposte che riceveranno, i commissari potranno anche definire il piano industriale: in particolare, sulla base delle richieste del mercato, i commissari potranno prendere un indirizzo tra i tre indicati nel primo bando, ristrutturazione, cessione di complessi aziendali, e – ma questa è l’opzione che tutti sperano di evitare – cessione di beni e contratti.
I commissari puntano a preparare il piano entro fine luglio (che andrà approvato dal Mise per l’attuazione), mentre le offerte vincolanti sono attese entro ottobre. Durante l’intero iter di vendita, comunque, i commissari possono decidere di aprire le porte ad altri pretendenti.
Intanto, è polemica sulle divise, che non avrebbero la versione estiva: in realtà fin dalla presentazione delle nuove uniformi, è sempre stato spiegato che si trattava di un’unica divisa per quattro stagioni. In ogni caso, con l’arrivo di Laura Cavatorta al posto della manager che ha voluto quelle divise, Aubrey Tiedt, la policy sulle uniformi sarà più flessibile: dal primo luglio le calze verdi e rosse delle hostess saranno sostituite da quelle color carne e gli steward potranno togliere il panciotto.