Arriva una nuova proroga, la terza, per la restituzione dei 900 milioni (più interessi) del prestito ponte per Alitalia. Quando mancano meno di due settimane alla scadenza del 15 dicembre, il provvedimento, diventato ormai una strada obbligata, è sul tavolo del Governo che si prepara a portarlo in consiglio dei ministri mercoledì 5 dicembre.
La nuova proroga (la prima ha spostato il termine dal 2 novembre al 30 settembre 2018, aggiungendo 300 milioni agli iniziali 600; la successiva ha fissato la nuova scadenza al 15 dicembre), che probabilmente sposterà avanti il termine di altri sei mesi (al giugno 2019), andava concordata con l’Ue che da aprile scorso ha un’indagine aperta sul prestito: l’avvallo è arrivato probabilmente nell’incontro di giovedì a Bruxelles tra il vicepremier Luigi Di Maio e la commissaria alla concorrenza Ue Vestager. Lo slittamento era necessario anche per consentire il decollo del nuovo progetto di rilancio del Governo giallo-verde, che ha fatto scendere in campo Ferrovie dello Stato per creare una newco insieme ad un partner internazionale del settore. Le Fs hanno iniziato da una decina di giorni fa la due diligence e stanno già parlando con molti operatori: la soluzione che sembra profilarsi è quella di un’alleanza con Delta per il lungo raggio e con EasyJet per il breve-medio raggio. Nella newco potrebbe entrare anche il Ministero dell’economia, con la conversione in equity di una parte del prestito (si parla di circa 300 milioni), mentre si lavora a coinvolgere anche altre partecipate pubbliche (Cdp nelle intenzioni del Governo potrebbe contribuire finanziario il rinnovo della flotta).
Un percorso nel quale lamentano di non essere stati coinvolti i sindacati, che ora sono piede di guerra. Senza la convocazione del tavolo permanente promesso dal Governo a metà ottobre sarà mobilitazione, ha tuonato nei giorni scorsi la leader della Cgil Susanna Camusso. L’appello è rimasto inascoltato e quindi si procede con la mobilitazione, la cui data (che sarà prima del 15 dicembre) verrà annunciata nelle prossime ore.
Intanto, forse già questa settimana, dovrebbe arrivare anche il nome del nuovo commissario che andrà a completare la terna dopo l’uscita di Luigi Gubitosi. La scelta sembrerebbe orientata verso un esterno, per il quale circolano i nomi di due ex ad di Meridiana, Roberto Scaramella (dimessosi ad inizio novembre dall’Enav) e Gianni Rossi, e dell’ex presidente di Sea Giuseppe Bonomi. Spunta anche il nome di Riccardo Ruggiero ex Telecom. Se si dovesse preferire un interno, invece, si fa il nome del direttore del personale Luciano Sale. Resta da capire anche chi avrà il ruolo di coordinatore che era di Gubitosi: i sindacati spingono perché venga affidato a Stefano Paleari.