Potrebbero essere resi noti già giovedì o venerdì prossimo i nomi del consulente finanziario e legale che il Tesoro sceglierà come advisor nella procedura di cessione della quota di controllo detenuta in Alitalia. Già al lavoro il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, e il sottosegretario all’Economia, Massimo Tononi, che hanno avviato l’esame delle proposte ricevute in risposta alla ventina di inviti, partiti la settimana scorsa. L’obiettivo è scegliere l’offerta più idonea a offrire il supporto alla stesura del bando di invito a manifestare interesse a rilevare la quota azionaria e la totalità delle obbligazioni convertibili che sarà pubblicato presumibilmente entro fine anno sulla stampa nazionale ed estera. Per il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, Alitalia non può essere ceduta ad Air France, altrimenti diventerebbe una sua compagnia regionale con voli solo Parigi-Roma e Parigi-Milano e interni. Piuttosto, la soluzione migliore per il ministro è la costituzione di un gruppo formato da “uno, due, tre imprenditori seri accompagnati dalla copertura di una banca che metta a loro disposizione i fondi necessari”. Secondo Bianchi, sarebbe “una buona cosa” aggregare Alitalia con Air One o Meridiana per poter controllare l’80% delle rotte nazionali. Intanto, la compagnia si prepara ad una nuova giornata di stop venerdì prossimo, salvo una convocazione in extremis da parte del governo.