giovedì, 18 Aprile 2024

Alitalia: Patuanelli, in cassa 232mln nonostante Covid. De Micheli: no a compagnia mignon

“In cassa a maggio ci sono 232 milioni”. Lo ha detto il ministro dello sviluppo Stefano Patuanelli in audizione alla Camera, parlando di Alitalia e sottolineando che in questi mesi c’è stato “un calo drammatico delle entrate” e “nonostante il Covid abbiamo ancora ancora 232 mln in cassa. Questo dà la misura del lavoro del commissario straordinario”. “La cassa al 31 maggio è 232 milioni, oltre a depositi per 161 milioni, da gennaio a maggio 2020 i ricavi sono stati di 505 milioni, di cui 386 da ricavi passeggeri. Nel 2019 erano rispettivamente 1,125 mln e 945 milioni. C’è un calo drammatico delle entrate, un relativo calo anche delle uscite e una situazione in cui avevamo un programma di cessione che doveva terminare il 31 marzo 2020”, ha spiegato Patuanelli, sottolineando che “nonostante l’emergenza Covid abbiamo in cassa ancora 232 milioni e la parte dei 350 milioni previsti dal dl cura italia modificato dal dl rilancio non sono ancora stati erogati. La cassa ancora non è finita”. Patuanelli ha poi aggiunto: “sulla stampa ci si concentra solo sui nomi e sulla governance. Quello è l’ultimo degli elementi. Posto che il piano industriale e il futuro della compagnia è qualcosa che accomuna tutto il governo, credo che trovare una persona creda in quel piano industriale e abbia una capacità manageriale legata al settore del trasporto aereo sarà l’elemento che completerà il percorso. Sugli organi di stampa spesso si romanza su divisioni che non ci sono e visioni diverse che non ci sono”, ha sottolineato Patuanelli spiegando che con De Micheli e Gualtieri e la presidenza del Consiglio si stanno definendo tutti i passi necessari per la nuova Alitalia che deve essere fondata sul lungo raggio, la razionalizzazione della flotta, il mantenimento dell’occupazione e soprattutto tornare ad essere quella compagnia che Alitalia per molto tempo è stata e negli ultimi anni non è stata più”.

“Non vogliamo una compagnia mignon, quindi questo ha a che vedere col tema del personale, non ho mai parlato di numero di aerei ma voglio una compagnia che sappia stare sul mercato e abbia una dimensione che glielo consenta. Non può essere una compagnia mignon, né una low cost. E tutto quello scriviamo sulle linee guida non ha niente a che vedere con questo”, ha sottolineato la ministra delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli alla Camera ribadendo che “una delle certezze del piano industriale” della newco Alitalia “sarà quello dell’alimentazione dell’hub di Fiumicino, che resterà strategico, e del “forte investimento sul lungo raggio nell’hub di Malpensa”.

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