martedì, 7 Maggio 2024

Consiglio di Stato: Alitalia deve cedere slot Roma-Linate a easyJet

Respinto il ricorso mentre azionisti Cai danno mandato a Rothschild per future alleanze

Alitalia deve cedere alcuni slot della tratta Roma-Milano, così come deciso dall'Antitrust, mettendo quindi fine al monopolio aereo su questa rotta. Finisce così un'epoca su una delle tratte più redditizie. I giudici del Consiglio di Stato hanno bocciato il ricorso dell'ex compagnia di bandiera, che chiedeva di riformare un analogo giudizio espresso dal Tar del Lazio. La vicenda giudiziaria, dunque, si conclude qui e Alitalia non potrà fare altro che cedere a easyJet i sette 'corridoi' su una tratta molto redditizia ma ormai insidiata dall'Alta velocità ferroviaria. Per andare da Roma a Milano Linate in aereo, dunque, adesso si potrà scegliere.
"easyJet è estremamente soddisfatta di questa sentenza – afferma Frances Ouseley, direttore Italia della low cost inglese – è una vittoria importante soprattutto per i consumatori poiché restituisce loro il diritto di scegliere, come richiesto da più dell'80% degli italiani. Ci attiveremo da subito per iniziare a operare il prima possibile offrendo ai consumatori e alle aziende un servizio in linea con le esigenze di chi viaggi sia per lavoro sia per piacere, garantendo soprattutto una politica di prezzi di grande attrattiva", che non deluderà le aspettative.
Sul fronte azionario, intanto, si muovono le pedine in vista del cda di Alitalia del 28 gennaio. Fonti finanziarie riferiscono infatti che gli azionisti di Cai, compresi alcuni dei maggiori, stanno dando mandato a Rothschild sulle "operazioni internazionali", anche per sondare ipotesi di future alleanze e possibili sviluppi delle stesse. La scelta, sulla quale si stava discutendo da tempo, nasce per tastare il polso al mercato mondiale del settore, con riferimento in particolare a compagnie asiatiche e del Golfo Persico. L'intenzione potrebbe anche essere quella di fare un po' di pressione su Air France (che già detiene il 25% della compagnia italiana), che non sembra intenzionata a presentare proposte di acquisto o aumento delle quote prima delle prossime elezioni politiche italiane.

 

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