domenica, 8 Settembre 2024

easyJet sempre più attenta alla decarbonizzazione

In occasione del secondo anniversario del lancio della sua Net Zero Roadmap, easyJet rilancia il proprio impegno sul tema annunciando una nuova collaborazione con JetZero, start-up americana che sta sviluppando un nuovo modello di aeromobile maggiormente sostenibile, e attraverso una analisi delle proprie operazioni che dimostra l’urgenza di realizzare l’efficientamento dello spazio aereo in Europa.

Il ruolo della tecnologia e la necessità di impegnarsi per un settore dell’aviazione sostenibile sono aspetti chiave anche per i consumatori, come emerge da una nuova survey condotta da easyJet sui passeggeri italiani in merito alla sostenibilità dell’aviazione e su quanto questo tema influisca sulle loro scelte di viaggio. Tra i dati più rilevanti, la survey mostra che la quasi totalità degli intervistati (93%), oltre a essere ottimista sul ruolo che le nuove tecnologie avranno per ridurre l’impatto ambientale del settore, ritiene che le tecnologie a zero emissioni di carbonio, come gli aerei alimentati a idrogeno, rappresenteranno l’opzione migliore per decarbonizzare l’aviazione. L’81% ha inoltre fiducia che entro i prossimi 15 anni gli aerei a zero emissioni di carbonio potranno entrare in servizio.

Per contribuire ad un settore in grado di ridurre il proprio impatto sull’ambiente, la compagnia aerea ha annunciato la nuova partnership con JetZero per sviluppare aeromobili Blended-Wing Body, che potrebbero ridurre fino al 50% il consumo di carburante e le emissioni di gas serra rispetto ai modelli tradizionali, grazie alla possibilità di essere alimentati a idrogeno. Inoltre, easyJet sarà la prima compagnia aerea a unirsi al nuovo Airline Working Group di JetZero, che studierà le implicazioni pratiche del nuovo aereo su aeroporti e compagnie aeree, per garantire un efficientamento delle operazioni sia a terra che in volo.

Infine, per la prima volta in assoluto, easyJet ha calcolato l’impatto della gestione inefficiente dello spazio aereo in Europa sulle emissioni di CO2, con l’obiettivo di dimostrare perché una riforma sia non solo necessaria ma anche prioritaria. L’analisi ha rilevato che l’inefficienza dello spazio aereo contribuisce ad aumentare in modo significativo il consumo di carburante, le emissioni di CO2 e la durata dei voli in tutta Europa. Nello specifico, è emerso che l’Italia è tra i Paesi che necessitano di maggiori miglioramenti: sebbene l’inefficienza dello spazio aereo colpisca i cieli di tutta Europa, easyJet ha registrato che le principali criticità si sono verificate in Italia, nel Regno Unito, in Francia, in Spagna e in Svizzera.

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