martedì, 19 Novembre 2024

Intesa Governo-Ue, ma la nuova Alitalia subirà tagli ‘significativi’

Alitalia pagherai domani ai dipendenti solo il 50% degli stipendi. Lo fanno sapere i commissari in una comunicazione ai dipendenti. “A seguito dell’approvazione di ieri del finanziamento per Alitalia, ed in attesa dei tempi necessari alla effettiva erogazione dello stesso, provvediamo in ogni caso al pagamento, con valuta domani 28 maggio, del 50% degli stipendi”, spiegano Fava, Leogrande e Santosuosso. “Stiamo lavorando per accelerare il pagamento del rimanente 50%, che sarà accreditato non appena avremo evidenza circa i tempi di erogazione delle risorse stanziate per la compagnia”, aggiungono.

Intanto la Commissione Ue e il governo italiano hanno raggiunto un accordo di massima sulla “discontinuità economica” tra la vecchia compagnia e la newco che prevede che la parte relativa all’aviazione sia trasferita direttamente a Ita in forma ridotta, “con meno della metà della flotta attuale” e un “taglio significativo” del personale che avrà anche nuovi contratti. A questo punto Ita dovrebbe partire con circa 55-60 aerei e con meno di 5.000 dipendenti contro gli 11 mila attuali. Inoltre, insieme al marchio anche l’handling e la manutenzione andranno a gara e Ita potrà prendervi parte, mentre non ci sarà un trasferimento della base clienti del programma fedeltà e anche i bandi dovranno essere concorrenziali, trasparenti e aperti. Riguardo alle tempistiche per la conclusione dell’accordo, “ora spetta all’Italia” presentare a Bruxelles una tabella di marcia dei prossimi passaggi tecnici, che vanno dalle richieste per le licenze da parte di Ita ai bandi per il trasferimento degli asset. Nel frattempo la Commissione continuerà con le sue valutazioni e, se l’Italia presentare i nuovi dati in modo tempestivo, la decisione “arriverà in tempi tali da consentire a Ita di partire appena pronta”.

E così alla fine la newco si appresta a decollare con una flotta più piccola, meno rotte servite rispetto ad Alitalia e molti meno dipendenti. Ora c’è da attendere la reazione dei sindacati che sarà sicuramente durissima.

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