giovedì, 26 Dicembre 2024

Ita-Lufthansa, stallo superato si attende luce verde

Volontà massima di chiudere, con i modi ancora da stabilire, mentre la Ue attende. Fiduciosa. E dalla Germania, arriva un po’ di ottimismo. E’ questa la linea comune delle parti in causa nella disputa che ormai quasi da una settimana si è aperta tra il ministero dell’Economia e Lufthansa sul dossier Ita per lo sconto chiesto dalla compagnia tedesca sulla cifra di acquisto della seconda tranche del vettore italiano e che va avanti serrata. Il tempo per trovare una soluzione stringe e sul tavolo ci sono ancora più ipotesi. Ma anche se cautela è d’obbligo, fonti tedesche spiegano che “sui 2/3 dei nodi sembra si sia raggiunta un’intesa, rimane da negoziare il restante terzo”.

Lufthansa, spiegano le stesse fonti, ha deciso di non insistere sulle iniziali richieste di sconto per la seconda tranche di Ita: la sensazione è che lunedì mattina potrebbe arrivare l’attesa luce verde, per poi finalizzare il documento nelle ore successive. Ed anche a Bruxelles c’è “fiducia” che gli ultimi ostacoli tra il Mef e Lufthansa vengano risolti “nelle prossime ore” con l’invio del piano finale sottoscritto da tutti i protagonisti dei negoziati.

D’altro canto l’interesse prevalente di entrambe le parti è indiscutibilmente quello di arrivare alla fine di questa operazione avviata ormai oltre 2 anni fa. Il Giubileo è alle porte, e si promettono affari d’oro per tutti. Un ruolo importante è anche quello della Commissione europea che sul dossier ha speso molto tempo e impegno. Nella sua analisi finale, l’antitrust Ue valuterà gli impegni implementati dalle parti per rispettare le condizioni concordate nell’intesa politica raggiunta il 3 luglio. A partire dall’idoneità e dai business plan delle compagnie con cui Ita e Lufthansa hanno siglato le intese per garantire la concorrenza nelle rotte problematiche.

Il giudizio preliminare informale della Commissione europea, a quanto si apprende, è positivo e non sono attesi rilievi. Già nei giorni scorsi la Ue aveva messo in guardia da un possibile fallimento dell’accordo con la ricerca di un partner alternativo che comporterebbe di ricominciare l’iter per le fusioni: un processo di per sé lungo, e arrivato nel caso di Lufthansa al miglio finale il 3 luglio dopo complessi negoziati per garantire la tutela della concorrenza.

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