mercoledì, 13 Novembre 2024

Nella trattativa Alitalia-Etihad c’è lo zampino di Montezemolo

Per Alitalia "non c'è alternativa" ad Etihad. Ne sono convinti in tanti. Ma a sostanziare questa necessità è ora il presidente di Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, l'uomo che in questi mesi ha lavorato dietro le quinte per favorire l'accordo con la compagnia degli Emirati Arabi. Un impegno che lui definisce di "facilitatore", liquidando come "fantasie" le indiscrezioni su un suo possibile arrivo sulla poltrona di presidente di Alitalia.    
Montezemolo svela al Financial Times online, che gli dedica un articolo dal titolo eloquente ('Luca Cordero di Montezemolo sostiene Etihad per salvare Alitalia'), che fu Enrico Letta un anno fa, allora presidente del consiglio, a chiedergli di usare i suoi contatti ad Abu Dhabi per sondare Etihad, sponsor della Ferrari nella Formula Uno.
E proprio attraverso i suoi legami con il ceo della compagnia James Hogan, scrive l'Ft online, Montezemolo avrebbe convinto Abu Dhabi a stringere con Alitalia e mettere sul tavolo una proposta finanziaria. Ma lui ci tiene a precisare di non essere direttamente coinvolto nei negoziati e smentisce di aver fatto "viaggi segreti" ad Abu Dhabi per superare lo stallo creatosi qualche mese fa.
E mentre i tempi stringono, con la deadline del 15 luglio sempre più vicina e l'urgenza di chiudere sia con le banche (sulla rinegoziazione di 565 milioni di debito) che con i sindacati (per gestire 2.251 esuberi), Montezemolo avverte che non si può perdere questa occasione: "Non c'è alternativa per Alitalia. Gli ultimi quattro anni sono stati molto molto brutti" per la compagnia, "non importa chi sia il proprietario. Quello che è cruciale per italiani, turisti ed imprenditori è avere una compagnia competitiva che li porti ovunque". Ed Etihad, diversamente da Air France-Klm che aveva interessi in concorrenza, secondo Montezemolo sarà molto più complementare.
Intanto l'Antitrust ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti della compagnia per accertare eventuali pratiche commerciali scorrette sulle modalità attraverso le quali viene proposta la polizza di assicurazione viaggio facoltativa e sui rimborsi. Un'istruttoria è stata avviata anche nei confronti di Ryanair per il servizio di call center raggiungibile esclusivamente a pagamento.

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