venerdì, 15 Novembre 2024

Ryanair nel mirino, Garante: minacce anticostituzionali 

Il Governo e le istituzioni italiane sono sul piede di guerra contro Ryanair: le lettere con cui la low cost irlandese ha minacciato i piloti, invitandoli ad astenersi dallo sciopero di venerdì 15, pena la perdita di benefit economici, sollevano una condanna unanime. E i sindacati, che da tempo denunciano questa “arroganza”, chiedono la convocazione di un tavolo per trovare una soluzione.

Duro il commento del Garante degli scioperi: “la dichiarazione dei vertici di Ryanair – avverte Giuseppe Santoro Passarelli – appare non conforme ai principi del nostro ordinamento, nel quali lo sciopero, se esercitato legittimamente, è considerato un diritto costituzionale”. Un atteggiamento, quello di Ryanair, purtroppo già ben noto ai sindacati. “La lettera conferma ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, con quale arroganza e spregiudicatezza la compagnia irlandese continua ad operare nei confronti dei propri lavoratori”, osserva Fiorentino della Fit-Cisl, che conferma le quattro ore di sciopero (dalle 13 alle 17) previste per domani, venerdì 14 dicembre.

L’Anpac, l’altra sigla ad aver proclamato lo stop, avverte che dopo quanto accaduto i piloti sono ancora più motivati e che “il modello Ryanair comincia a scricchiolare”: tutto questo è infatti in movimento in tutta Europa.

Condannano l’atteggiamento di Ryanair anche Filt Cgil e Uiltrasporti, che chiedono la convocazione di un tavolo alla presenza dei ministri che porti Ryanair ad accettare un confronto con il sindacato che ha sempre rifiutato. La preoccupazione è alta anche tra i consumatori, con il Codacons, che parla di “atto fuori legge” che si aggiunge ai disagi dei mesi scorsi e chiede di “revocare immediatamente la licenza”.

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