Per Ryanair è arrivato il momento delle scuse: l’occasione è stata l’assemblea annuale degli azionisti. A farsene carico è stato il ceo Michael O’Leary in persona che, sotto il fardello di ben 2.100 voli cancellati in 6 settimane e più di 300 mila passeggeri coinvolti, ai soci riuniti a Dublino ha detto: “abbiamo indossato il saio”.
E in Italia intanto, dove la procura di Bergamo ha aperto un’inchiesta sulle cancellazioni dei voli, Ryanair ha preso contatto con l’Enac dando garanzie sul fatto che faciliterà l’iter dei passeggeri nel richiedere rimborsi e indennizzi. Al termine di una teleconferenza, infatti, la compagnia ha fatto sapere di essersi “impegnata a verificare al più presto le criticità evidenziate dall’Ente e ad apportare le necessarie modifiche volte anche a facilitare l’iter del passeggero per ottenere quanto dovuto, dal rimborso, alla riprotezione, alla compensazione pecuniaria nei casi previsti”. E lunedì prossimo, 25 settembre, lo stesso ente per l’aviazione civile incontrerà le associazioni dei consumatori per un confronto sui problemi più rilevanti che queste ultime hanno rilevato circa l’effettiva rispondenza di Ryanair alla tutela dei diritti degli utenti coinvolti nelle cancellazioni.
Il Condacons, infatti, in quella occasione chiederà tavolo conciliazione per indennizzi spettanti ai viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni dei voli. “Abbiamo le prove che Ryanair sta rifiutando ai viaggiatori i risarcimenti relativi ai voli cancellati con un preavviso inferiore ai 14 giorni, e le porteremo all’Enac chiedendo sanzioni durissime nei confronti della compagnia aerea – fa sapere il presidente Carlo Rienzi – Proprio per dirimere il nodo degli indennizzi e delle compensazioni pecuniarie previste dalla legge, di cui molti passeggeri sono del tutto all’oscuro, crediamo sia necessario aprire un tavolo di conciliazione tra Ryanair, Enac e Codacons, finalizzato a valutare i singoli casi e far ottenere ai viaggiatori danneggiati risarcimenti celeri, automatici e senza alcun costo per l’utente”. Intanto – secondo l’associazione dei consumatori – sono già circa 1.500 i cittadini che hanno scaricato sul sito www.codacons.it il modulo di costituzione di parte offesa da inviare alla Procura di Bergamo che indaga sul caso Ryanair, avviando così l’iter per veder tutelari i propri diritti di parte lesa e ottenere il risarcimento del danno subito.
Ma, nonostante l’effetto domino scaturito dalla crisi della situazione lavorativa del personale di bordo, il numero uno di Ryanair è apparso tranquillo del fatto che “abbiamo 2500 piloti in lista d’attesa per venire da noi” perché, ha detto, per i piloti stessi “siamo una compagnia aerea di prima scelta”. Agli azionisti a Dublino è stato anche fatto sapere che entro la fine di questa settimana Ryanair prevede di aver processato oltre il 95% delle 315.000 richieste di cambio volo o di rimborso ricevute dai clienti coinvolti.