A 70 anni compiuti di cui gli ultimi 16 anni al comando di Air France, Jean-Cyril Spinetta si appresta a dare l'addio alla sua poltrona di amministratore delegato del gruppo franco-olandese. In anticipo sulla scadenza del suo mandato, fissata nel 2014, dovrebbe lasciare il posto all'attuale patron di Air France, Alexandre de Juniac, di vent'anni più giovane, arrivato in azienda poco meno di dodici mesi fa dopo un passaggio al ministero dell'Economia transalpino come capo di gabinetto di Christine Lagarde.
Un "movimento di ringiovanimento" che coinvolgerà anche l'altro grande artefice del matrimonio tra Air France e Klm, l'amministratore delegato di Klm Peter Hartmann, pronto a lasciar spazio a Camiel Eurlings, ex ministro olandese dei Trasporti ed ex numero uno del settore cargo.
L'eredità che de Juniac si prepara a raccogliere non è certo semplice: il gruppo sta portando avanti un piano di trasformazione volto a ridurre l'indebitamento di 2 miliardi entro il 2015, che prevede una drastica riduzione del numero dei dipendenti (5.000 in meno da Air France e 1.300 da Klm), un ridimensionamento di alcuni segmenti della flotta e ampie revisioni nei servizi. Parallelamente, proprio su impulso di Spinetta, il vettore sta lavorando a una maggiore integrazione tra le due compagnie che lo compongono, con la creazione di una holding di controllo più stretta, che rafforzi le sinergie operative e permetta di meglio fare concorrenza alle grandi rivali europee Lufthansa e Iag (gruppo nato dalla fusione di Iberia e British Airways).
