mercoledì, 24 Aprile 2024

Un mese per Ita, nuove regole per asset. Attesa per tavoli coi sindacati

A poco più di un mese dal 15 ottobre è partito il conto alla rovescia per Italia trasporto aereo, che prenderà il posto della vecchia Alitalia. E mentre il governo incassa il via libera Ue e rivede il quadro delle regole per chiudere in tempo la cessione degli asset, c’è attesa per i tavoli di inizio settimana per gestire nel modo più indolore possibile il passaggio per i circa 11mila dipendenti della ex compagnia di bandiera.

I sindacati aspettano la convocazione da parte del ministro del Lavoro Andrea Orlando, per discutere di ammortizzatori sociali e politiche attive che consentano di riassorbire tutti i lavoratori. Dall’altro lato, come emerso dopo l’incontro al Mef con il viceministro all’Economia Laura Castelli, dovrebbe essere riaperto anche il tavolo con Ita, dopo la fumata nera di mercoledì.

Intanto arrivano le nuove regole per chiudere rapidamente le procedure per la cessione: le norme arrivano con il decreto Trasporti e Infrastrutture del Mims, pubblicato in Gazzetta e serviranno proprio a sveltire l’iter, che i commissari di Alitalia dovranno adeguare “immediatamente” alla decisione di Bruxelles. Il nuovo schema di autorizzazioni, infatti, è proprio basato “sulla conformità del piano alla decisione della Commissione europea”, che ha fatto arrivare a Roma il suo ok indicando in 1,35 miliardi le risorse pubbliche che potranno essere iniettate nella nuova compagnia. Il decreto peraltro precisa che a seguito della decisione Ue il Mef potrà ora sottoscrivere l’aumento di capitale di Ita. Nel dettaglio la norma rivede l’attività dei commissari che dovranno adeguare “immediatamente” il programma della procedura alla decisione Ue, programma che “si intende ad ogni effetto autorizzato”. Allo stesso modo viene autorizzata “la cessione diretta” a Ita “di compendi aziendali del ramo aviation individuati dall’offerta vincolante formulata dalla società in conformità alla decisione della Commissione europea”. Si precisa anche che “gli slot aeroportuali non trasferiti all’acquirente sono restituiti al responsabile dell’assegnazione delle bande orarie sugli aeroporti”.

La norma autorizza anche la cessione del marchio Alitalia ma “nei confronti di titolari di licenze di esercizio di trasporto aereo o di certificazioni di operatore aereo, individuati tramite procedura di gara che, nel rispetto delle diposizioni europee, anche in materia antitrust, garantisca la concorrenzialità delle offerte e la valorizzazione del marchio”. Nel decreto viene ritoccato anche il funzionamento del fondo da 100 milioni per gli indennizzi ai passeggeri titolari di biglietti e voucher per voli successivi alla chiusura del vettore (con la previsione di un rendiconto mensile da parte dei commissari) e vengono prorogate al 30 ottobre 2022 le norme transitorie previste dal decreto sulla Brexit per i collegamenti tra Milano Linate e il Regno Unito.

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