Accompagnato da un rumoroso presidio di circa una sessantina di lavoratori di Meridiana, stamattina a Cagliari si è svolto il primo degli incontri previsti dalla legge per la gestione dei 1.634 esuberi annunciati dalla compagnia aerea con il nuovo piano industriale e che terminerà tra 75 giorni.
I sindacati, anche attraverso delle lette ufficiali, hanno contestato la scelta della sede per svolgere una riunione bilaterale tra azienda – con il direttore del personale, Paolo Carcone – e rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl Uil, Apm e Usb (non Ali-cassintegrati che non è stata invitata), alla quale la Regione ha solo offerto la disponibilità della struttura. “La giusta sede sarebbe quella di Olbia – hanno detto i sindacati – non una sede istituzionale”.
L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana – che ha sostato a lungo con i lavoratori del presidio con i quali ha avuto un duro faccia a faccia – ha ribadito che la Regione “non condivide le scelte fatte dalla compagnia aerea, ma non ha strumenti normativi per costringere l’azienda a fare qualcosa. Stiamo cercando – ha concluso – di mettere la società nelle condizioni migliori di fare un piano industriale che osi di più come un nuovo sistema per la continuità territoriale con le rotte minori e con le nuove opportunità di co-marketing che per il 2015 avrà a disposizione 25 milioni di euro”. Intanto questa sera una delegazione di lavoratori Meridiana sarà in consiglio comunale a Cagliari dove si discuterà di una mozione legata alla vertenza.