Il governo iracheno ha deciso di sciogliere la compagnia aerea di bandiera Iraqi Airways e di liquidarne le proprietà, che sono sotto attacco legale da parte del Kuwait che reclama il pagamento dei danni subiti, compresi quelli alla sua compagnia aerea, nel corso dell'invasione irachena dell'emirato, nel 1990. Un attacco che nei mesi scorsi ha limitato fortemente il rilancio della compagnia irachena, che aveva in programma l'apertura di nuovi collegamenti verso l'Europa. In particolare, ad aprile l'Iraqi Airways aveva annunciato il ripristino dopo 20 anni del collegamento con Londra, ma quando il 25 dello stesso mese il primo aereo iracheno è giunto nello scalo della capitale britannica, per il volo inaugurale, è stato posto sotto sequestro, e anche il direttore generale della compagnia, che era a bordo, si è visto trattenere il passaporto dalle autorità locali. Pertanto, la compagnia ha annunciato la sospensione dei voli verso la Gran Bretagna e la Svezia. Per completare lo scioglimento, secondo quanto si apprende a Baghdad, potrebbero essere necessari fino a tre anni.