martedì, 26 Novembre 2024

Via libera alle modifiche dello statuto di Federcongressi&Eventi

Tra le novità, salgono a otto i componenti di nomina elettiva del Comitato Esecutivo

Con un'Assemblea straordinaria dei soci, che si è svolta a Milano, Federcongressi&eventi ha approvato la modifica di alcuni articoli dello statuto. La novità più importante è quella che porta a otto su otto i consiglieri di nomina elettiva aventi diritto di voto in Comitato Esecutivo (laddove sino a ieri erano sei su otto, essendo gli altri due consiglieri designati da Federturismo e Confturismo). Di questi otto, in particolare, ciascuno dei primi quattro sarà eletto dai soci appartenenti alla categoria funzionale di cui sarà il rappresentante, mentre gli altri quattro verranno eletti da tutti i soci, a prescindere dalla categoria di appartenenza.
Nel Comitato Esecutivo, in forza del nuovo statuto, acquisisce diritto di voto anche il Past President, sino a ora ammesso ma senza questo diritto ed entra – sempre con diritto di voto – la nuova figura del Coordinatore dei Delegati regionali, in sostituzione del Coordinatore delle delegazioni regionali e interregionali, ora abrogate e sostituite da un Delegato per regione.
I Delegati regionali sono riuniti in un apposito organismo: il Collegio dei Delegati regionali.
Un'altra modifica precisa una norma già prevista nel precedente statuto: il presidente uscente, che sia stato in carica per due mandati consecutivi, non può candidarsi o essere candidato, per almeno un turno elettorale, né alla carica di Presidente, né a quella di componente elettivo del Comitato Esecutivo; assume altresì il ruolo di Past President ed è componente di diritto del Comitato Esecutivo.
Cambiano infine le categorie funzionali nelle quali sono ripartiti i soci a seconda della loro attività principale: Destinazioni e sedi congressuali, Organizzazione congressi ed eventi, Incentivazione e motivazione, Servizi e consulenze. Sono leggermente diverse e inferiori di numero rispetto alle precedenti (passano da 6 a 4), nonché tradotte dall'inglese, in omaggio alle peculiarità dell'industria italiana rispetto a quella internazionale.

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