lunedì, 23 Dicembre 2024

Zona lascia Federcongressi con l’amaro in bocca per la fine del Convention Bureau

Nel giorno in cui verrà eletto il suo successore, il presidente uscente si congeda dai soci

Soddisfatto a metà. Si dichiara così oggi Paolo Zona, presidente Federcongressi&eventi, nel suo discorso di commiato dopo i suoi due mandati consecutivi di fronte a una platea di oltre 150 persone convenute a Roma per la sesta Convention nazionale dal titolo "Il corso degli eventi". Un appuntamento molto importante e atteso perché segna il "passaggio di testimone" nella governance dell'associazione, con le elezioni per il rinnovo di tutte le cariche, presidente incluso.
"Arrivo a questo passaggio di testimone stanco – ha detto Zona – perché quattro anni sono tanti. Ma sono felice perché i due macro-obiettivi che dichiarai a Genova nel 2009, subito dopo la mia prima elezione, sono stati direi realizzati, almeno da parte nostra. Il primo era il passaggio dal regime associativo di secondo livello al primo, che avvenne a Caserta nel 2010. Il secondo era quello di veder costituito il CB nazionale, cosa che è avvenuta ma che ovviamente mi lascia l'amarezza di vedere la fine che ha fatto oggi. La società Convention Bureau Italia SpA fu costituita nel febbraio 2011 e oggi è quasi al termine del suo periodo di liquidazione. Questo è un disastro, una responsabilità fortissima che deve assumersi il governo. L'Italia si ritrova ancora senza un soggetto indirizzato alla promozione del nostro congressuale nel mondo. E la cosa grave è che questa volta c'erano anche i soldi, che certamente non sono stati usati nel miglior modo possibile. D'altro canto non c'è stata la volontà politica di mantenere in vita il CB. Per fortuna – ha concluso – qualche giorno fa è stato sottoscritto finalmente, dopo un anno e mezzo d'attesa, il nuovo progetto d'eccellenza interregionale Mice in Italia, dunque almeno un punto di riferimento c'è".

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