Il ministero cinese dei Trasporti prevede che la Cina sarà nei prossimi anni il secondo mercato crocieristico al mondo dopo gli Stati Uniti, sulla spinta della crescita economica, dell’incremento del potere d’acquisto dei consumatori cinesi e della domanda interna nel settore. Secondo le stime la Cina potrebbe contare 4,5 milioni di passeggeri entro il 2020, e superare i 10 milioni entro 20 anni, con una richiesta di oltre cento navi passeggeri.
Partendo da questi dati si spiega l’accordo appena firmato a Shanghai da Fincantieri con Huarun Dadong Dockyard (HRDD), tra i maggiori cantieri cinesi specializzati in ‘repair and refitting’, nell’ambito delle riparazioni e trasformazioni navali per servire navi da crociera che hanno base operativa in Cina. L’intesa include lo sviluppo di competenze tecniche, di project management, e di procedure logistiche.
In particolare, Fincantieri, attraverso la ‘business unit’ dedicata ‘Ship Repair and Conversion’, fornirà esperienza tecnica che, combinata con le infrastrutture di HRDD, offriranno supporto al nascente settore cruise cinese e ai principali operatori crocieristici stranieri che opereranno nel mercato locale.
Fincantieri aveva avviato una strategia di radicamento e internazionalizzazione in questo mercato con gli accordi del 2014 nel settore delle nuove costruzioni cruise per il mercato locale, e ha successivamente costituito una filiale a Shanghai.