Msc Seaside, la nave da crociera da 700 milioni di euro che la Fincantieri sta costruendo per Msc Crociere a Monfalcone, ha toccato per la prima volta l’acqua del mare nel golfo di Panzano.
Per il varo tecnico (‘float out’) sono giunti a Monfalcone Giampiero Massolo e Giuseppe Bono, rispettivamente presidente e ad di Fincantieri; Pierfrancesco Vago e Gianni Onorato, executive chairman e CEO di Msc Crociere.
“Quella che sta nascendo nel cantiere di Monfalcone é un pilastro centrale nel piano industriale da 9 miliardi di euro della più grande compagnia di crociere a capitale privato del mondo. Un piano, quello di Msc Crociere – ha spiegato Vago – che prevede in dieci anni la costruzione di undici navi di prossima generazione che porteranno dagli attuali 1,8 milioni a 5 milioni nel 2026 il numero di passeggeri della società”.
A poche centinaia di metri dalla Msc Seaside, a Monfalcone è già in costruzione la gemella, la Msc Seaview, e oggi Vago ha spiegato che è molto probabile che sarà esercitata anche l’opzione per la terza nave della stessa classe. Tre grandi navi per un investimento che supera di molto i due miliardi di euro creando migliaia di posti di lavoro.
Solo per la “”Msc Seaside”, da maggio 2014 lavorano più di 2mila persone, con picchi di 3.000-3.500, con oltre dieci milioni di ore di lavoro all’anno.
Dati concreti che testimoniano quanto la ‘blue economy faccia bene all’Italia e alla sua economia: “l’industria marittima – ha detto i Vago – rappresenta il 3,5% del Pil, nel 2015 ha avuto una ricaduta, diretta e indiretta, sull’industria italiana per 123 miliardi di euro, con 850.000 occupati in 185.000 imprese. Solo il gruppo Msc, nel 2016 in Italia ha generato una ricaduta economica di 5 miliardi di euro, con 10.000 dipendenti e in questi anni è sempre cresciuto a doppia cifra e non ha mai licenziato un solo lavoratore”.
Gli ha fatto eco Giuseppe Bono che ha dato “atto a questo Governo di un’attenzione veramente importante per l’industria cantieristica. Noi stiamo crescendo – ha spiegato – perché questo Governo ci segue e lo ha fatto anche con l’ultima delibera del Cipe del 9 novembre che ha aumentato il plafond delle garanzie che Sace assicura agli armatori nostri clienti”.