“Le restrizioni ai viaggi” tra i Paesi Ue “saranno revocate al più presto tenendo conto degli sviluppi epidemiologici ed evitando qualsiasi discriminazione in base alla nazionalità”: lo ha detto la vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova, dopo una discussione sull’impatto del coronavirus sul settore del turismo, in vista dell’estate.
Alla riapertura delle frontiere interne dell’Ue “non ci dovranno essere selezioni su chi può o non può entrare in un Paese sulla base della cittadinanza o della nazionalità”, ha sottolineato la commissaria, evidenziando che non è ancora il momento di parlare di un possibile passaporto sanitario per i viaggi o dell’uso delle mascherine a bordo degli aerei. Il via libera ai viaggi extra-Ue, invece, “avverrà in un secondo momento, tenendo conto degli sviluppi”.
“Secondo le stime della Commissione – ha spiegato – il turismo potrebbe perdere almeno il 50% del suo fatturato nel 2020 e alcune aree saranno più colpite, con una situazione seria in particolare per l’Europa del sud”.