Air India Express, disastro aereo per colpa del pilota
Dalle indagini è emerso che la tragedia del 22 maggio è avvenuto per un errore umano


Tutta colpa di una serie di decisioni sbagliate prese dal pilota se il Boeing 737-800 di Air India Express si è schiantato in fase d'atterraggio all'aeroporto di Mangalore, in India, il 22 maggio 2010. 

Sulla base delle registrazioni effettuate, la Boeing e la Direzione generale dell'aviazione civile indiana hanno riferito alla corte che il comandante non solo ha preso la traiettoria sbagliata, ma ha anche tardato nel prendere misure correttive, come suggerito dal copilota. Inoltre, dopo che l'aeromobile ha toccato terra, il pilota ha optato per andare in go-around, tentando di ridecollare quando erano rimasti solo 285,6 dei quasi 2.856 metri di cui è composta la pista d'atterraggio dell'aeroporto di Mangalore. "Non ci è rimasta pista di atterraggio" sono le drammatiche parole del copilota, le ultime registrate in cabina di pilotaggio prima dello schianto in cui hanno perso la vita 158 persone, fra cui l'intero equipaggio.

 

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